lunedì 28 dicembre 2009

Software libero, proprietario e Open Source

Tutti sanno qual'è la differenza tra un software libero e uno proprietario, ma molti credono che Software libero e Open Source siano la stessa cosa. Invece tra le due definizioni esistono delle leggere differenze. Questa confusione nasce dal fatto che entrambe sono accomunate dalla condivisione del codice sorgente.

Invece un software è open source se i termini secondo i quali viene distribuito rispondono alla Open Source Definition dell'Open Source Initiative (OSI): in particolare, se una licenza rientra in tale definizione, allora tale licenza può essere dichiarata licenza open source. La definizione potrebbe cambiare nel tempo (nessuno garantisce che questo non possa accadere) e quindi è possibile che una licenza attualmente open source non lo sia nel futuro o viceversa. OSI è anche l'organizzazione che su richiesta certifica con il relativo marchio registrato il fatto che una licenza sia effettivamente aderente alla Open Source Definition. Recentemente l'OSI ha posto un freno al proliferare delle licenze dichiarando che cercherà di limitare il numero di licenze che nel futuro saranno ritenute licenze open source. Questo potrebbe, in linea teorica, far sì che una licenza ritenuta libera non venga ritenuta open source.

Una licenza invece è libera (o meglio, una versione di una licenza è libera) se e solo se rispetta le quattro libertà fondamentali. Pertanto se una versione di una licenza è libera, allora lo sarà per sempre. Naturalmente è sempre complesso, almeno per un cittadino "normale" (non esperto di leggi), stabilire se una licenza è libera o meno perché entrano in gioco i termini legali utilizzati nella stessa. Il progetto GNU si occupa tra l'altro anche di indicare se una licenza è libera o meno e se è compatibile con le licenze GNU o meno.

Questi tipi di approcci sono notevolmente differenti dalla concezione di software proprietario dove la distribuzione, modificazione e riproduzione sono imposti dal proprietario attraverso licenze, copyright e brevetti. Tecnicamente nel software proprietario viene reso pubblico solamente i codice binario trattenendone il codice sorgente.

martedì 15 dicembre 2009

La sicurezza di Topo Gigio

Gli atti di violenza sono da condannare, TUTTI.
Da quello che è successo a Berlusconi il 13 Dicembre ai ragazzi delle scuole manganellati dalla polizia nelle manifestazioni o i militari mandati in Afghanistan cui viene detto di portare sollievo alla popolazione e che invece muoiono negli attentati dei taliban.

Quello che fa paura è la spettacolarizzazione di tutto. Berlusconi dopo essere stato colpito e soccorso nella macchina, è uscito mostrandosi ancora. Quello che mi chiedo è se i servizi di sicurezza, in questo caso sono gestiti da Topo Gigio?

Perchè, un servizio di sicurezza che affermi di essere tale, per prima cosa sarebbe riuscito ad evitare il lancio da cestista del pazzo visto che stava lì tranquillo a prendere la mira, inoltre non avrebbe mai permesso che Berlusconi uscisse di nuovo dalla macchina!!!
Pensate se fosse stato un attentato serio, dove il lancio di qualcosa è usato come diversivo e poi scoppia una bomba, sarebbe stata una carneficina.
Inoltre un servizio di sicurezza come si deve non avrebbe permesso a Berlusconi di avvicinarsi alla folla, cosa che lui fa regolarmente, nonostante i Servizi abbiano avvertito della possibilità di qualche atto inconsulto da parte di squilibrati.
Aggiungo che su Berlusconi ci sono stati due lanci e due centri, quindi qualcosa nel sistema di sicurezza non va.

Ora vi racconto cosa....

Gli uomini della scorta delle cariche istituzionali sono fornite dai cosidetti Servizi. Nelle uscite pubbliche è il capo della squadra che decide da dove passare, quando partire, quando restare, una persona addestrata a fare queste cose.
Nel caso di Silvio Berlusconi no. Questi uomini sono assunti da lui ed è lui che comanda quindi lui decide da dove passare, quando partire e quando restare

Quello che è successo è anche il risultato di una falla nella sicurezza perchè a dirigerla non c'era una persona addestrata a farlo.

Per tutte le altre quastioni sui motivi e sulle conseguenze di quello che è successo vi rimando a questo video di Marco Travaglio che condivido tranne che sulla questione dell'odiare.

domenica 6 dicembre 2009

Una minestra insipida e fredda

Il Segretario del Partito Democratico Bersani ha commentato l'assenza del PD alla manifestazione del 5 Dicembre No B-Day, dicendo che il partito di cui è segretario non può "imbucarsi" e seguire i movimenti di piazza. Questo tipo di risposta è una NON risposta, nel senso che sembra quasi voglia prendere le distanze dalla piazza e di conseguenza dal significato della manifestazione.

Inoltre ha dichiarato che le decisioni del partito vanno prese tramite "collettivi". Cosa rievoca questa parola? Allora è vero che ci stanno riproponendo sempre la stessa minestra. Quella minestra insipida carente di proposte concrete e buona solo per dire no.

Sulle proposte, afferma che esiste una "bozza Violante" a riguardo. La stessa presentata quasi un'anno fa, dove si prevedeva un senato federale e si toccavano punti come la diminuzione dei parlamentari e la facoltà di essere eletti in parlamento a 18 anni, la regolamentazione dei decreti legge dell'esecutivo, la facoltà del premier a nominare e revocare i ministri, solo per citare alcuni punti.
Questa bozza naufragò perchè come al solito non si misero d'accordo Pd e PdL.

Rimane un fatto, che Bersani non ha smesso di parlare politichese e dopo qualche minuta risulta soporifero.

Infine un'accenno alle regionali, quando l'Annunziata chiede come andranno, risponde arrossendo e toccandosi il naso: "Bene, bene..."

Abbiamo capito, rimarrete all'opposizione per lungo tempo perchè la vostra è una minestra insipida e fredda

mercoledì 2 dicembre 2009

Da centro politico-culturale a discarica illegale dell'Europa

A Giardinetto, nell'agro di Troia, provincia di Foggia, è stato effettuato il sequestro di una vasta area dove sono stati interrati illegalmente rifiuti tossici provenienti da tutta europa. Si tratta di metalli pesanti, amianto, cromo esavalente, benzene e via dicendo. Ben visibili ci sono sacchi contenenti amianto con etichette di industrie tedesche, inoltre nel terreno sono stati interrati fanghi tossici pari a 250.000 tonnellate provenienti da Germania, Francia, Corea del Sud, Italia settentrionale e perfino L'Enichem di Manfredonia.

L'agro di Troia, che è stato il centro dell'Europa del Sacro Romano Impero sotto Federico II di Svevia, è stata trasformata nella discarica illegale più grande d'Europa.
Qui la dimostrazione che la malavita non ha cura del proprio territorio, come invece la stessa sub-cultura mafiosa vuole far credere. C'è anche la dimostrazione che esistono in Europa industrie compiacenti a smaltire i proprio rifiuti illegalmente.

Queste industrie devono pagare al pari della malavita perchè anche loro SONO la malavita.

Hanno rovinato un territorio ricco di storia e cultura ma sopratutto hanno minato la salute delle persone che vivono nell'agro di Giardinetto. E' infatti riscontrata nella zona un'incidenza di neoplasie molto al di sopra della media. Queste persone, oltra ad avere il diritto ad essere tutelate, devono essere RISARCITE dalle industrie europee che hanno usato la malavita per smaltire i propri rifiuti.

Se in Italia fosse possibile utilizzare la Class Action, sarebbe molto più facile da parte degli abitanti di Giardinetto avere giustizia. Tutto questo non è possibile perchè la Class Action è ferma in Parlamento, che al momento si sta occupando degli interessi di una sola persona.

VERGOGNA!!!!

A seguito c'è la conferenza stampa del procuratode capo di Lucera Massimo Lucianetti