martedì 30 novembre 2010

WikiLeaks pubblica missive su B. e chi le scrive non è un funzionario di terz'ordine

In questi giorni non si fa che parlare delle missive riservate di funzionari americani pubblicate da WikiLeaks. Tra queste anche dei giudizi su B. da parte di Elizabeth Dibble, funzionario dell'ambasciata USA a Roma.

I giudizi sono impietosi, si legge "incapace e vanitoso", si fa riferimento ai festini e pare che sia il portavoce di Putin in Europa. Della coppia B.-P. si fa allusione a qualche tipo di rapporto di affare personale che invece dovrebbe riguardare gli organi statali. Non voglio entrare nel merito della questione.

Il punto è che per B. stavolta non è la mafia a meditare vendetta su di lui, ma una qualche forma di complotto internazionale.

Dove gli altri stati coinvolti dal "caso WikiLeaks" confermano l'amicizia con gli USA e minimizzano l'accaduto. Lo stesso B. con tutto il suo enturage gridano al complotto, all'11 settembre dell'informazione, l'apocalisse....

B. stesso dichiara che quelle pubblicate da WikiLeaks sono missive di un funzionario americano di terz'ordine. Ancora una volta mente perche la biografia di Elizabeth Dibble sul sito del Dipartimento di Stato Americano, dimostra come sia un funzionario di prim'ordine, con 800 persone nel suo staff quando era in Italia ed ora è stata promossa, diventando assistente al segretario di stato (Hillary Clinton) per gli affari Europei ed Euroasiatici. In poche parole è a capo di tutte le ambasciate d'Europa.

Alla faccia del funzionario di terz'ordine

La verità è ancora stravolta da B. dove solo lui è la varità, in una forma di blasfemia autoritaria.

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