giovedì 28 gennaio 2010

La visione sugli extracomunitari secondo Berlusconi (senza fraintendimenti)

"Da parte nostra non c'è nessuna volontà di avere uno scontro con le istituzioni. Non c'è nessuna volontà. Se poi le nostre parole sono fraintese, questa è un'altra cosa".

Queste sono state le parole del premier Silvio Berlusconi oggi a Reggio Calabria, dove si trovava con tutto l'esecutivo per un Consiglio dei Ministri straordinario.

Ma tra le sue dichiarazioni spunta anche:

"la riduzione degli extracomunitari in Italia significa meno forze che vanno a ingrossare le schiere dei criminali".

Proprio per non fraintenderci appunto, cosa avrà voluto dire? Perchè mi sembra chiaro:

MENO EXTRACOMUNITARI = MENO FORZE NELLE SCHIERE CRIMINALI

Non fa una piega....

A una visione superficiale ci si può indignare per un'uscita che sa di razzismo, ma volendo leggerla più profondamente è molto peggio.
Sappiamo tutti come sta a cuore la questione immigrazione alla Lega Nord, il nostro caro premier non ha voluto altro che dare una lisciata ai suoi alleati della Lega. Sopratutto in vista delle elezioni regionali di Marzo, visto che il balletto delle candidature è ancora aperto...

Alla fine però, chi ne fa le spese è sempre il più debole

domenica 17 gennaio 2010

Le Curie Vaticane e i Precari della scuola

Non sono mai stato un anticlericale ma i privilegi riservati dallo Stato Italiano nei confronti delle Curie Vaticane sta superando il limite. Anche perchè il privilegio si riflette su quei cittadini italiani, che dovrebbero avere gli stessi diritti di qualsiasi cittadino, ma essendo vicini alle Curie godono dei trattamenti di favore da parte dello stato Italiano.

Mentre i precari della scuola sono sul piede di guerra perchè buona parte di loro non sono stati ri-assunti per mancanza di fondi, mentre il corpo docente è in subbuglio perchè non vede rinnovato il proprio contratto sempre per mancanza di fondi, zitti zitti gli insegnanti di religione troveranno nella busta paga di maggio il "recupero" degli scatti (del 2,5 per cento per ogni biennio, a partire dal 2003) sulla quota di retribuzione esclusa in questi anni dal computo, fatti i conti è un bel gruzzoletto.

Ma è davvero necessaria questa spesa, mentre ci sono giovani precari nella scuola che non riescono a costruirsi un futuro a causa della situazione lavorativa incerta. Uno schiaffo morale e uno sberleffo al precariato visto che gli insegnanti di religione godono già di innumerevoli privilegi tra i quali l'accesso alla cattedra su segnalazione dell'ordinario diocesano, l'assunzione sulla base di un successivo concorso riservato, il passaggio ad altra cattedra in caso di perdita del requisito per insegnare la religione.

Tutti quei giovani che fanno una lunga gavetta nella scuola, che si prefiggono il compito di istruire le generazioni future, vengono trattati a pesci in faccia, una vergogna....

giovedì 14 gennaio 2010

Il Partito Democratico tra le elezioni nel Lazio e la sua anima

E' ufficiale, Emma Bonino sarà la candidata del PD alle elezioni regionali che si terranno a marzo. nizia così la campagna elettorale nel Lazio, che vede contrapposta alla radicale, l'ex sindacalista Renata Polverini, appoggiata dal Pdl e dall'Udc.

Quello che mi chiedo è come il Partito Democratico possa affrontare una campagna elettorale quando nel suo partito c'è chi rema contro e spera che la Bonino non vinca le elezioni.

Mi riferisco a Paola Binetti che ha dichiarato:
"Innanzitutto vediamo se vince, io sono convinta che non vincerà perché gli elettori premieranno le mie posizioni e non le sue" Roma, 7 gen. (Apcom)
"Non voterò per la Bonino, non farò campagna elettorale a suo favore anche se non la farò per gli avversari. Devo riflettere se votare la Polverini, è una persona eccellente" Roma, 7 gen. (Apcom)

Siamo di fronte a una contraddizione interna, un'idiosincrasia del proprio partito. Come reagisce la dirigenza del Partito Democratico?
Un inaudito silenzio....

Siamo ormai abituati a vedere quest'entità senz'anima, che è il Partito Democratico, che si trascina in balia delle correnti inconciliabili che lo attraversano.

lunedì 11 gennaio 2010

Berlusconi - Ferite e cerotti

Ultimamente riguardavo le immagini del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi durante il suo ferimento ad opera di Tartaglia e in seguito quelle delle sue prime uscite.

Da premettere che non voglia alzare nessun grido al complotto e non ero tra quelli che credevano ad una montatura dell'accaduto.

Voglio solo analizzare insieme a voi le immagini senza commentarle, a voi il giudizio sulle incongruenze...




In questa prima immagine presa dal Tg3, si vede come il volto del Presidente del Consiglio con una ferita al labbro superiore quasi al centro, approssimativamente avanti gli incisivi superiori. Sono visibili gli incisivi inferiori macchiati di sangue. Parte del volto è macchiata di sangue ma sembra a causa di un primo intervento a tamponare la ferita, sotto l'occhio sinistro pare ci sia un taglio a fianco al naso. Il resto del volto non presenta ferite.




Questa immagine sembra confermare la lesione al labbro e il taglio sotto l'occhio sinistro, il resto del volto appare intatto.




Questa è l'immagine dell'uscita dall'ospedale, sul volto è presente un vistoso cerotto che copre quasi completamente la guancia sinistra, l'un'altro cerotto è apposto sul naso.




Quest'immagine tratta dal blog San Precario ci mostra Berlusconi alla sua prima uscita pubblica, è ancora visibile il cerotto sul naso mentre un'altro cerotto è posto sulla guancia sinistra. Nessuna medicazione è presente sul labbro e sotto l'occhio sinistro.




Infine Berlusconi senza bende, il make up fa il suo compito ma è ben visibile il taglio sul labbro superiore, nessun segno sotto l'occhio sinistro ne sulla guancia sinistra

domenica 3 gennaio 2010

Dagli spot deliranti ai fannulloni - Cronache di un Ministro

Il Ministro autodefinito "anti-fannulloni" Renato Brunetta, come al suo solito ama esprimersi tramite spot pubblicitari. Ora pare che sia in corsa una gara a chi la spara più grossa e lui sicuramente vince su tutti.

"Stabilire che l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro non significa assolutamente nulla" ha dichiarato. Certo, forse vuole che diventi una "Repubblica delle banane" oppure una "Repubblica fondata sul lavoro degli altri" visto che il caro Ministro ama fare la lotta ai fannulloni, forse perchè in fondo in fondo li invidia essendo lui un assenteista.

Come faccio a dirlo? Ecco qui la scheda del Ministro Brunetta sul sito del Parlamento Europeo. Come potrete vedere tra le varie schede c'è anche quella delle presenze e la sua percentuale di presenze è del 62%

Una persona eletta dai cittadini ad essere rappresentata in Europa e pagata con i soldi dei contribuenti è stata assente il 38% delle volte intascando il 100% della retribuzione parlamentare.
Se si dovesse usare lo stesso metro di misura che lui vuole applicare alla pubblica amministrazione deve restituirci il 38% del suo stipendio totale da parlamentare europeo.

Caro Ministro, sappiamo tutti che la sua è pura demagogia e demonizzazione di un'amministrazione pubblica che in lei, rispecchia totalmente i propri comportamenti. Siamo comunque certi che lei è la persona meno indicata a fare la guerra ai fannulloni, visto l'esempio che ci ha dato quando era parlamentare europeo.

Un proverbio ci insegna: "Non guardare la pagliuzza nell'occhio del vicino, quando nel tuo hai una trave".

sabato 2 gennaio 2010

Il silenzio dei "non pentiti"

Quando Gaspare Spatuzza ha testimoniato in aula nel processo per concorso esterno in associazione mafiosa che vede inputato l'on. Marcello Dell'Utri, tutti gli onorevoli del Pdl, i Tg filogovernativi e i giornali di parte, hanno strillato che si dava credito a una persona colpevole di stragi, uno di quelli che ha sciolto bambini nell'acido.
Senza sapere (o lo sapevano ma hanno omesso di dire) che Spatuzza è un mafioso di quarta categoria ora pentito, dove i veri boss erano i fratelli Graviano mai pentiti, quelli che stanno dietro l'omicidio di Don Puglisi o le stragi di Capaci e via D'Amelio.

Bene, sappiate che il 31 Dicembre il è stato tolto l'isolamento a Giuseppe Graviano. Il boss non pentito che si è rifiutato di rispondere ai Giudici riguardo le dichiarazioni di Spatuzza ma che non ha definito lo stesso un "infame", appellativo dato ai mafiosi che iniziano a cantare da parte dei non pentiti.

Coincidenza ha voluto che proprio il 31 Dicembre Giuseppe Graviano venisse tolto dall'isolamento del 41 bis, quando i giornali non escono nel giorno successivo. Inoltre tutti gli strilloni che, bava alla bocca, si indignavano per le parole di Spatuzza, oggi tacciono a proposito di un mafioso ritenuto una belva e ben più pericoloso di Spatuzza, oltre che non pentito.

Infine, il Governo pare acconsentire a questa decisione, visto che non ha mandato nessuna ispezione ministeriale, come è solito fare quando non approva (guarda qui, qui, qui, qui e qui)