giovedì 2 dicembre 2010

Greenpeace - Indagine sul tonno in scatola

Vi segnalo un'indagine di Greenpeace sul tonno contenuto nelle scatolette e venduto nella maggio parte del mondo.

Sono stati effettuati dei test genetici sul tonno, per capire quali specie vengono vendute e non sempre il contenuto rispecchia quello che c'è stritto sulla scatola. Una su tre ha tonno diverso da quello indicato.

Come sottolinea Greenpeace, non è detto che questo avvenga di proposito ma lascia capire come ci sia superficialità nella pesca e come i metodi di pesca adottati possono mettere a rischio altre specie (tartarughe marine, squali balena).

I test sono stati effettuati nel massimo rigore scientifico e la documentazione è totalmente pubblicata.

Il report potete trovarlo qui

Rutelli??? Si fa presto a parlar male....

La carriera politica di Francesco Rutelli inizia alla fine degli anni '70. Portavoce regionale nel Lazio del Partito Radicale. Alla fine degli anni '80 insieme ad alcuni esponenti di Democrazia Proletaria fonda il partito Verdi Arcobaleno. Alla fine degli anni '90 è eletto al Parlamento Europeo con il partito I Democratici. Nel 2002 diventa segretario della Margherita. Nel 2007 entra nel Partito Democratico da cui fuoriesce nel 2009 fondando un altro movimento politico Alleanza per l'Italia.

Ora si appresta ad un'alleanza con Casini e Fini, certo che dai Radicali a l'ex missino Fini ce n'è di strada.

Credo sia tutto per ora, certo che ha cambiato partiti come si cambiano calzini.

Poi dicono male di Mastella.....

martedì 30 novembre 2010

WikiLeaks pubblica missive su B. e chi le scrive non è un funzionario di terz'ordine

In questi giorni non si fa che parlare delle missive riservate di funzionari americani pubblicate da WikiLeaks. Tra queste anche dei giudizi su B. da parte di Elizabeth Dibble, funzionario dell'ambasciata USA a Roma.

I giudizi sono impietosi, si legge "incapace e vanitoso", si fa riferimento ai festini e pare che sia il portavoce di Putin in Europa. Della coppia B.-P. si fa allusione a qualche tipo di rapporto di affare personale che invece dovrebbe riguardare gli organi statali. Non voglio entrare nel merito della questione.

Il punto è che per B. stavolta non è la mafia a meditare vendetta su di lui, ma una qualche forma di complotto internazionale.

Dove gli altri stati coinvolti dal "caso WikiLeaks" confermano l'amicizia con gli USA e minimizzano l'accaduto. Lo stesso B. con tutto il suo enturage gridano al complotto, all'11 settembre dell'informazione, l'apocalisse....

B. stesso dichiara che quelle pubblicate da WikiLeaks sono missive di un funzionario americano di terz'ordine. Ancora una volta mente perche la biografia di Elizabeth Dibble sul sito del Dipartimento di Stato Americano, dimostra come sia un funzionario di prim'ordine, con 800 persone nel suo staff quando era in Italia ed ora è stata promossa, diventando assistente al segretario di stato (Hillary Clinton) per gli affari Europei ed Euroasiatici. In poche parole è a capo di tutte le ambasciate d'Europa.

Alla faccia del funzionario di terz'ordine

La verità è ancora stravolta da B. dove solo lui è la varità, in una forma di blasfemia autoritaria.

mercoledì 24 novembre 2010

Amazon.it sbarca in Italia ma i prezzi sono più alti (di molto)

In Italia sbarca Amazon, il più grande rivenditore di prodotti on-line. Dalla musica a i libri, così non si dovrà più comprare all'estero ma direttamente in Italia.

Ma conviene?

Come segnalato dal DJ Prince Faster nella suo programma di ieri, pare che acquistare sul sito italiano di Amazon non convenga affatto.

Guardate i prezzi

Questa è Amazon Italia e il CD è Into the wild di Eddy Vadder, prezzo EUR 8,02




Questa è Amazon UK, stesso CD prezzo £2.99 pari a EUR 3,54




Ci sono EUR 4,5 in più se compri in Italia!!!

Ma continuiamo, album 10,000 days dei Tool, in Italia lo paghereste EUR 19,37




Stesso album su Amazon UK, prezzo £7.93 pari a EUR 9,93



In Italia costa quasi 10 Euro in più!!!!!

Questa è la notizia cruda, a voi i commenti.....

Le nevrosi di B. a Ballarò



È nervoso B., non c'è che dire....

Sarei curioso di sapere dai cittadini campani se le sue promesse sono state realmente mantenute, sono loro gli unici a poterlo smentire.

Se così fosse, è l'ennesima conferma che quello che scrive Luigi Cancrini sull'Unità è vero

giovedì 18 novembre 2010

Casal di Principe, dove lo Stato ha fallito

Un articolo pubblicato sul sito di notizie online Blitz Quotidiano, riporta che a Casal di Principe c'è malcontento nella popolazione a causa dell'arresto del boss della camorra Antonio Iovine.

"Con la camorra si viveva meglio" si sente dire dalle persone, "qui tutti rubano, i politici come i boss. Ma la differenza è che mentre i boss mangiano la torta ma ti danno anche una fetta, i politici mangiano solo per fatti loro". E ancora "I politici qui non ti stringono neanche la mano i boss ti salutano, sono educati, ti rispettano".

Se la prendono con Roberto Saviano perchè, a loro dire, li ha "rovinati".

In un paese alla rovescia come il nostro, chi denuncia la sub-cultura mafiosa rovina la gente. Mi sembra banale minimizzare dicendo che al sud sono abituati a queste cose, che i "terroni" sono abituati a convivere con le mafie ed è la classica roba da "meridionali".

Ad un occhio critico, la varità che traspare dalle parole dei cittadini di Casal di Principe è che lì lo Stato ha fallito, miseramente.

La macchina del fango contro Saviano

Il Giornale raccoglie le firme contro Saviano, ancora una volta dobbiamo assistere alla deformazione della realtà.

Il direttore Sallusti si conferma quello che è, un fedelissimo di B., uno di quelli che dichiara di non lasciare la barca che affonda, a costo di affondarci insieme e tirare con se tutto il paese.

Purtroppo la verità è bel lontana da quello che dice Sallusti, basta guardare il video per capire che Saviano cita solamente fatti realmente accaduti, niente di più.



Pur di distogliere l'attenzione del paese dai fatti reali ci si inventa di tutto, si cerca di incattivire i cittadini del Nord Italia, di dividere questo povero paese, come se la Lega non bastasse a far leva sul populismo.

La macchina del fango è di nuovo all'opera e cerca consenso negli istinti più bassi del cittadino

mercoledì 17 novembre 2010

Teatrino da prima Repubblica

Mentre in Europa si discute sull'economia dei paesi membri e sulla tenuta stessa dell'Unione Europea, in Italia chi ci governa ci allieta con teatrini degni della peggior prima Repubblica.

Compravendita di poltrone da fantacalcio impazzito, tatticismi per governi tecnici e via discorrendo. La loro pancia piena si sollazza al pensiero che è possibile "tirare avanti" con questo governo del "non fare", perchè nulla ha fatto.

Intanto il paese langue, disoccupazione crescente, crescita economica quasi azzerata, la gente non riesce ad arrivare a fine mese e gli speculatori volteggiano come avvoltoi sopra una carogna.

lunedì 15 novembre 2010

Non leggete i giornali

Non leggete più i giornali, il 60% degli italiani sta dalla nostra parte.

B. sembra un disco rotto, ripete sempre le stesse cose, non sa più cosa dire. È vecchio, stanco, al tramonto. Ha promesso tanto e non a manetenuto niente. Il suo governo è stato un fallimento, ora lo lega alla sua pltrona solo la paura di essere processato, condannato e interdetto dai pubblici uffici.

Per questo non fa altro che sciorinare sempre la stessa solfa: "Sono menzogne, i giornali dicono il falso, noi siamo il governo del fare..."

Si, fare solo ed esclusivamente i cazzi di B.

mercoledì 10 novembre 2010

Il gioco del cerino

Il gioco del cerino, così lo chiamano.

E' il gioco su chi deve prendersi la responsabilità di far cadere il governo. Chi vince a questo gioco vivrà la prossima campagna elettorale in perenne stato di accusa da parte del perdente.

E' l'unico gioco dove chi perde ci guadagna e chi vince è destinato ad essere dato in pasto al cittadino catodico dalla memoria corta.

Mentre loro giocano viene rimandato il nostro futuro. A pensarci bene, chi perde veramente a questo gioco siamo tutti noi.

martedì 9 novembre 2010

L'ennesima svolta

Non si fa altro che parlare di svolta nel discorso di domenica scorsa di Gianfranco Fini. Questa parola, "svolta", l'abbiamo sentita talmente tante volte negli ultimi anni che mi chiedo...

Non è che a furia di svoltare si ritorna al punto di partenza?

Nell'attesa dell'ennesima svolta, il paese langue, immobile, acqua stagna....

venerdì 5 novembre 2010

La solitudine del sultano

Ieri ascoltando Paolo Mieli in una trasmissione televisiva, mi hanno colpito alcune sue considerazioni.

"B. è una persona che vive una grande solitudine affettiva, che ha bisogno di pagare per circondarsi di amici. E' circondato da persone incapaci di dargli i giusti consigli e chi gli vuole veramente bene dovrebbe redarguirlo da certi suoi comportamenti".

La mia riflessione è che forse è sul serio affettivamente solo, nessuno gli da i giusti consigli e tutti lo assecondano nel tentativo cannibalistico di ottenere favori. A pensar male invece si può credere che sia lui stesso a non accettare dissensi sui suoi comportamenti, visto che è un'uomo abituato da sempre a non essere ribattuto.

La verità non so quale sia, visto che non conosco personalmente B. ma come direbbe Aristotele forse la verità è nel mezzo.

martedì 2 novembre 2010

Un popolo ignorante è più facile da governare







In più di un'occasione B. consiglia di non leggere i giornali, quindi di non informarsi tramite la carta stampata. Per fortuna c'è la rete dove ciascuno può trovare tutte le informazioni che gli occorrono per tenersi informato.

Purtroppo in Italia le persone si informano in maggior parte tramite la televisione, in seconda istanza tramite i giornali e solo una piccola di italiani si informa tramite la rete. Questo è dovuto ad una certa qual prigrizia del popolo italico. A questo aggiungete che buona parte delle televisioni sono controllate da B. così come parte della carta stampata e il gioco è fatto.

C'è l'intenzione di far credere agli italiani che "il governo del fare" è all'opera per risolvere i problemi del paese, che sono molti aggiungerei. Far credere che va tutto bene e magari bisognerebbe chiudere la bocca a chi parla di crisi. Mi piacerebbe sapere cos'hanno fatto i governi guidati da quest'uomo per migliorare la vita dei cittadini italiani.

Il fatto che in più di un'occasione B. inviti a non leggere i giornali e a non essere informati ha un non so che di diabolico.

Un popolo ignorante è più facile da governare

mercoledì 27 ottobre 2010

Il lusso della giusta retribuzione per il lavoro svolto

Il parlamento si ferma per tre settimane, questa è la denuncia di Rudi Russo, Coordinatore Nazionale Giovani IDV e Consigliere Regione Toscana sul suo blog. Cosa succede? Non c'è più niente da legiferare? L'emergenza rifiuti in Campania? La disoccupazione crescente? La riforma della scuola e dell'università? Il precariato? Potrei continuare per ore....

La cosa è passata un pò in sordina. Gli organi d'informazione televisivi, visto che l'italiano medio si informa dalla televisione, non hanno dato risalto alla notizia. Poi dicono che i Tg non sono in gran parte asserviti al potere della casta. Ma la cosa era prevedibile da qualche mese come dichiara il senatore Furio Colombo in un'intervista a Il Fatto Quotidiano.

Quando leggo che il parlamento si fermerà sul serio per tre settimane, subito mi si apre un cassetto nel cervello.

C'è ancora qualche parlamentare che afferma di non essere pagato abbastanza, cerco un pò (nemmeno tanto) e trovo l'intervista all'on. Gabriella Carlucci.

L'on. Carlucci afferma che lei lavora "Ventiquattrore su ventiquattro. Dormo tre o quattro ore per notte perché io da Montecitorio mi porto il lavoro a casa! Devo studiare, devo leggere… Faccio delle interpellanze? Ebbene, mi devo preparare, mica posso scrivere delle stronzate!".

Onorevole, lei non è l'unica a lavorare a casa su questo pianeta e le posso assicurare che la stragrande maggioranza non riceve compenso per il lavoro svolto fuori dagli orari canonici. Non vorrei portarle l'esempio di molti insegnanti che devono preparare la didattica a casa senza che vengano pagati. Molti dei quali sono malretribuiti e precari. Loro non prendono il suo stesso stipendio e non avranno la pensione d'oro che percepirà lei a fine mandato anzi, non sanno nemmeno se lo avranno un lavoro il prossimo anno scolastico. O di chi svolge un lavoro ad alto profilo intellettuale come chi fa ricerca, anche loro se non studiano e leggono rischiano di scrivere stronzate. Secondo lei questa gente non si porta il lavoro a casa? La differeza è che però non vengono retribuiti quanto lei. Solo per questo, onorevole, si dovrebbe vergognare.

Ma l'onorevole continua dicendo "Un operaio quando va a casa ha lasciato i suoi problemi nel suo ufficetto. Io quando vado a casa ho ancora i miei problemi di lavoro". Vengono quasi le lacrime agli occhi, poverina, si porta i problemi a casa...

Caro onorevole, vogliamo parlare di tutti i precari che non hanno la possibilità di un futuro dignitoso in questo paese governato da gente come lei? Persone che non possono permettersi una casa, perchè nessuna banca apre un mutuo ad un lavoratore con contratto a termine. Secondo lei questa gente non si porta i problemi a casa? Non pensa "Quando temina il mio contratto, se non trovo un lavoro, come farò a pagare l'affitto? Come farò a vivere?".

Lei, onorevole, è il perfetto rappresentante della casta di nominati, perchè lei non è stata eletta ma nominata. Nella sua cieca avidità ha perso totalmente il contatto con il paese reale. Tutti abbiamo diritto ad essere pagati per il proprio lavoro e visto che il suo stipendio e la pensione che ne deriverà sono "di lusso", la invito ad evitare paragoni con chi ha meno di lei e lavora almeno quanto lei. In questo paese spesso capita di continuare a lavorare anche se si viene pagati saltuariamente, perchè in tempi di crisi come questi non si riesce a trovare di meglio. Dovrebbe occuparsi di questo visto che, in quanto parlamentare, è una nostra dipendente.

Poi ci si chiede del perchè dilaga l'antipolitica.

Ps.
Invito a prendere visione del comunicato stampa dell'ACRI - Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa, "Gli Italiani e il Risparmio".

lunedì 25 ottobre 2010

L’IDEA DI UNITA’ NAZIONALE NELL’ ITALIA MERIDIONALE: IL PLEBISCITO DEL 1860 (Poggio Imperiale “paese contro”)

Vi riporto l'intervento della Prof, Antonietta Zangardi in occasione del 150° anniversario del Plebiscito che sancì l'annessione dell'Italia Meridionale al Regno Sabaudo.

IL Plebiscito del 21 ottobre 1860: Poggio Imperiale “paese contro”
21 ottobre 2010

Buona sera a tutti gli intervenuti
Auguro a tutti i presenti una piacevole serata di Storia.
Sì, di Storia,
quella con le date e i documenti,
quella che forse a qualcuno a scuola non piaceva, ma che diventa una passione, quando i fatti narrati ci coinvolgono,
quella che ci fa vivere il presente, senza dimenticare il passato,
quella che ci fa progettare un futuro migliore,
quella che racconta gli avvenimenti Grandi: macrostoria, e quelli più decentrati: microstoria,
quella che, nel ricostruire il passato ci costringe ancora oggi, purtroppo, a dividerci in schieramenti senza aver il coraggio di arrivare ad una pacificazione e voltare pagina,
quella che gli storici raccontano dopo aver ricercato i documenti negli Archivi maggiori: Archivi di Stato, Archivi Regionali e Provinciali
e negli archivi minori: archivi comunali, scolastici, ecclesiastici ed anche gli archivi di memoria.

Stasera, in breve, vogliamo leggere e comprendere un avvenimento della nostra storia locale: Il Plebiscito del 21 ottobre 1860, indetto dopo la spedizione dei Mille e la conseguente liberazione dell’Italia Meridionale dai Borbone.
Liberazione.
Qualche storico parla di: Occupazione, perché il popolo meridionale sarebbe passato dalla sottomissione borbonica a quella sabauda.
Ma non tocca a noi sciogliere questo dilemma.

Presentiamo IL FATTO, avvenuto giusto 150 anni fa, tratto dall’opuscolo di Giovanni Saitto, I giorni del Plebiscito edito da “Grafiche Quadrifoglio”, stampato nel 1995.
Spedizione dei Mille nel Regno delle due Sicilie, Italia meridionale 5 Maggio 1860
Sbarco a Marsala 11 Maggio
A Salemi tre giorni dopo, Garibaldi assumeva pieni poteri in nome dell’Italia e di Vittorio Emanuele II, diventando dittatore.
Dopo aver occupato tutta la Sicilia comincia la marcia verso Napoli

Salerno fu occupata il 6 settembre, nello stesso giorno il re Francesco II di Borbone e sua moglie Maria Sofia si rifugiavano a Gaeta.

Dopo la battaglia sul fiume Volturno il Dittatore Generale Garibaldi poteva entrare trionfalmente a Napoli, acclamato dalla folla festante.

La dittatura garibaldina ebbe breve durata, perché l’8 ottobre 1860 il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro degli Interni, Raffaele Conforti, indisse il Plebiscito, (plebis scitum decisione del popolo) chiamato a scegliere.

Il Decreto comprendeva 9 articoli nei quali si stabilivano le modalità del voto: Votare SI o NO al seguente quesito, anzi alla seguente affermazione: “Il popolo vuole l’Italia una ed indivisibile con Vittorio Emanuele Re Costituzionale e suoi legittimi discendenti”
La plebe, il popolo. Da chi era formato il popolo votante: intellettuali, qualcuno, proprietari terrieri, pochi e una massa di contadini analfabeti.
Le amministrazioni locali erano guidate soprattutto da borghesi e proprietari terrieri ostili agli intenti democratici e che tenevano a bada una moltitudine analfabeta, perché temevano una decisione popolare che attentasse al loro potere.
Il Plebiscito fu accolto con entusiasmo in tutte le Province meridionali ed in tutta la Capitanata.
In una circolare a firma del marchese Giorgio Pallavicino Trivulzio, Prodittatore delle Province napoletane, inviata ai Governatori delle province meridionali, si invitava ad adottare i più efficaci provvedimenti affinché tutte le opinioni potessero manifestarsi liberamente.
La sentenza che sarebbe uscita dalle urne avrebbe deciso le sorti del Reame di Napoli e avrebbe rivelato alle nazioni che la Terra del Sannio e della Magna Grecia, ove sorse la prima civiltà d’Occidente ed ove si udì per la prima volta il nome santo d’Italia, era degna di far parte della grande famiglia italiana. (Già si presagiva la vittoria del SI)

A Poggio Imperiale la notizia di tutti i fatti che stavano cambiando l’organizzazione politica e sociale del Sud fu accolta con distacco ed indifferenza.
( “che me ne ‘mporta a mme” Prima fase di reazione del terranovese).
“( leggo testualmente dall’opuscolo di Giovanni Saitto) …il clamoroso annuncio dell’ingresso di Giuseppe Garibaldi in Napoli, non riuscì ad eccitare il già gelido temperamento dei terranovesi”.

L’allora Sindaco, Antonio Caroppi non rese di pubblica opinione tutti i fatti che modificavano l’assetto politico del Sud, però mandò una lettera ambigua al Governatore di Capitanata, affermando che il popolo terranovese aveva festeggiato l’entrata di Garibaldi a Napoli, con gioia e contento indicibile (carteggio anno 1860, Fondo Affari Militari.)

Ma come avrebbe potuto gioire il popolo se non era stato adeguatamente informato? I pochi liberali che vi erano a Poggio Imperiale, non avevano avuto il coraggio di concedersi alcuna manifestazione di giubilo, per paura di ritorsioni.

Da Foggia arrivarono, intanto i bollettini per il voto: 800 bianchi con il SI e 400 con il NO.
Come mai questa disparità di numero, perché non uguali il SI e il NO?
I proprietari terrieri erano preoccupati perché il voto sarebbe stato palese e plurimo per garibaldini e galantuomini.
L’allora parroco Leone Brunone nelle omelie invocava la Vergine affinchè distruggesse le milizie piemontesi.

In definitiva, però a Poggio Imperiale le operazioni di voto si svolsero nella sala comunale, con correttezza e tranquillità. Il popolo intimorito e confuso espresse il suo voto PALESE.
Il 29 ottobre 1860 fu effettuato lo scrutinio: su 278 votanti, 72 votarono Si all’annessione al Regno d’Italia e 206 votarono NO.
Unico paese del distretto di San Severo che rigettava il plebiscito e votava contro l’annessione al Regno d’Italia.
In tutto il Regno i voti affermativi furono 1.302.064, i negativi 10.312. Fu, quindi sancita l’annessione della terra del Sannio e della Magna Grecia al Regno d’Italia.
I cafoni del Sud, considerati peggiori dei beduini, gli straccioni del Sud (così definiti dal luogotenente del Re a Napoli) avevano deciso con il Plebiscito di unirsi all’Italia.

Torniamo a Poggio Imperiale “paese contro”
Per timore di una insurrezione, il giudice di Apricena chiedeva di inviare nel paese i militi.
La notizia di una possibile rivolta a Poggio Imperiale, si diffuse nei centri vicini. Tale notizia venne appresa da una “compagnia di volontari vestiti alla garibaldina” d'istanza a San Severo, al comando del tenente colonnello Giovanni Viglione, il quale decise di riportare l’ordine nel piccolo “paese contro”.

La truppa dei “Cacciatori del Gargano” forte di circa cento uomini, tra cui il maggiore, Giuseppe de Cicco, nostro compaesano, giunse a Poggio Imperiale alle tre di notte il 30 ottobre.
I garibaldini posero in stato d’assedio il paese e, avendo trovato nella Casa Comunale le statue di Francesco II di Borbone e della consorte Sofia e non gli stemmi e i ritratti del Re Vittorio Emanuele, con un’ordinanza del 31 ottobre vietarono adunanze in tutti i luoghi pubblici e vietarono di asportare con sé ogni sorta d’armi.
Fu arrestato il cancelliere comunale e Capitano della Guardia Nazionale Primiano de Palma, per aver favorito la vittoria del NO. Nell’atto della votazione, infatti, dava il NO invece del SI agli analfabeti.
Il Viglione commise degli abusi, disarmò la Guardia Nazionale, vera istigatrice, secondo lui, del presunto moto insurrezionale, moto che non era mai scoppiato.
Insultò i militi davanti ad un numeroso pubblico di terranovesi, accorsi per curiosare. La folla. La massa.
La piazza era gremita di gente
( “Ma vide nu poco ch’enne cumbenate”, seconda fase della reazione del terranovese) seguita al ( “che me ne ‘mporta a mme”)
In piazza, tra la folla, vi furono momenti di incertezza drammatica, salvati da Francesco Paolo de Seriis, nostro concittadino dai chiari sentimenti liberali, che dal balcone della sua casa in piazza, mostrando un quadro riproducente i volti del nuovo re, Vittorio Emanuele II e Garibaldi, prese ad urlare a squarciagola: Viva il Re Galantuomo, Viva l’invitto Duce Garibaldi.

COLPO DI SCENA
A lui si unì la Guardia Nazionale ed il popolo, anzi, la folla, la massa, gridando: Viva Vittorio Emanuele II (tarallucci e vino).
Il de Seriis scese tra la folla gridando: Viva l’Unità d’Italia, abbasso il Borbone tiranno. Lo stesso de Seriis che non aveva avuto il coraggio di inneggiare con gli altri liberali all’ingresso di Garibaldi a Napoli, per paura di ritorsioni.
Il popolo terranovese applaudiva festante. Lo stesso popolo che s’era fatto convincere a votare NO all’annessione al Regno d’Italia

Adesso arriva il bello

Il 1° Novembre nella sala Comunale gli ufficiali dei Cacciatori del Gargano imbastirono un fugace processo, durante il quale il popolo si svegliò.

Tante le testimonianze e i testimoni.
(S’innesca la terza fase della reazione terranovese: “li ja fa vedè jne. Mo ce li ja fà”).
Cosa successe: il de Seriis accusò il parroco. Dietro pressione degli amici della libertà, fu liberato il de Palma, capo della Guardia Nazionale, al quale furono chieste le cause che indussero gli elettori di Poggio Imperiale ad esprimere il proprio dissenso all’annessione. Il de Palma si discolpò accusando il cassiere. Fu lamentato l’abuso di potere. Le accuse rimbalzavano.
Il popolo terranovese s’era svegliato dal suo torpore!!!
Tutte le deposizioni confermarono che nessuno sapeva dell’ingresso di Garibaldi a Napoli e che i filo liberali non poterono esultare.
Tutti i militi della Guardia nazionale testimoniarono contro il loro Capo, Primiano de Palma e “salirono sul carro dei vincitori”.
In conclusione, si trovarono i capri espiatori. Il de Palma ed i possidenti furono accusati di aver organizzato i moti reazionari (che non erano mai avvenuti), fu sciolta la Guardia Nazionale e ne fu organizzata un’altra con un nuovo comandante e nuovi militi.

Nel paese tornò, così la calma e la serenità. La bufera passò. Si poteva ritornare a sonnecchiare.
Poggio Imperiale accettò il nuovo sistema.
So viste ‘na cose appese, sacce s’jeve ciucce o piamuntese! Una massima ripetuta dai nostri avi a ricordo di questa vicenda.

E allora?
Ognuno di noi può trarre da questo avvenimento le giuste conclusioni. Evidenziare i pregi e i difetti di un popolo non è facile. Forse pregi e difetti li assommiamo tutti perché non possiamo dimenticare che la popolazione di Poggio Imperiale fu formata da gente di tutti i paesi vicini, che portò con sé oltre alla famiglia anche il modo di agire, di pensare, l’educazione, il comportamento.
Da questo episodio della nostra storia risalterebbe l’ambiguità del popolo terranovese. Ma, è improprio parlare di “popolo”. È più giusto parlare di “folla”, “massa”.
La folla (di manzoniana memoria), è molto influenzabile. Spesso le scelte della massa sono provocate dall’emotività del momento e non scaturiscono da una responsabile valutazione. Non dimentichiamo che la folla era formata da contadini analfabeti soggetti al padrone, analfabeti e sfruttati, senza conoscere i propri diritti.
Oggi che da “folla” e “massa” siamo divenuti “popolo”, con la coscienza precisa dei nostri diritti e la consapevolezza dei nostri doveri, siamo obbligati a costruire un futuro migliore: dobbiamo svegliarci dal torpore per diventare “sentinelle” dello sviluppo culturale, economico, civile di questo piccolo paese.
Concludo, così come conclude il Saitto a pagina 31:

- Non tralascerei al caso neanche il comportamento della cittadinanza terra novese, anch’essa in principio avversa al Re Galantuomo ma poi, vistasi insidiata ed oltraggiata dall’ufficiale dei “cacciatori del Gargano”, si unisce alle guardie nei nuovi sentimenti liberali ostentati dai piemontesi…
Sull’onda di tanto entusiasmo per l’unificata nazione, di lì a poco, un’atroce tragedia stava per abbattersi sul neonato Stato italiano.
Una vera e propria guerra civile, frutto appunto dell’unità, che ha causato lutti e rovine nella maggior parte delle famiglie meridionali, liquidata dai piemontesi con l’epiteto di “brigantaggio”. –

Antonietta Zangardi

giovedì 21 ottobre 2010

Un serpente che si morde la coda

In questo paese sta prendendo piede il malcostume che chi lavora non è detto che debba essere pagato. Questo è in linea con nuovo-medioevo che tutti temono dove chi ha, se lo tiene stretto e chi non ha è condannato alla miseria fino alla terza generazione.

Il malcostume pervade sopratutto le categorie non allineate al potere. Come se fare il proprio lavoro sia una concessione data dal "neo-feudatario", che la concede in base al potere derivato dal suo status di vassallo.

C'è chi viene ancora pagato, ma solo se è "arma di distrazione di massa" e se contribuisce alla desertificazione delle menti, passo fondamentale per sprofondare in un nuovo-medioevo.

Un serpente che si morde la coda

martedì 19 ottobre 2010

Tempi incerti

Tempi incerti quando, dopo tanto rumore sulla legalità da parte di Futuro e Libertà, li vediamo votare il commissione giustizia a favore dello scudo sul premier.

Tempi incerti quando tra enormi difficoltà si cerca di mandare in onda un programma che denuncia le organizzazioni mafiose ma possiamo gustarci Signorini che disquisisce sul figlio del camorrista nella casa del Grande Fratello, forse fa più audience la camorra vista dalle telecamere della casa.

Tempi incerti quando a Terzigno e a Cagliari i cittadini protestano per far valere i propri diritti sulla casa, sul lavoro, e come risposta dallo stato ci sono i soliti manganelli.

Tempi incerti quando per comprare casa non trovi nessuno che ti conceda un mutuo ma se hai società off-shore puoi comprare delle super ville (almeno 20) e magari governare un paese.....

mercoledì 8 settembre 2010

Un Nuovo Medioevo Italiano

Da quello che si vede e si sente in giro sembra che siamo sui binari giusti verso il tunnel del Nuovo Medioevo.

Le contestazioni al segretario della Cisl Bonanni non rivelano altro che la situazione sta degenerando. Con questo non voglio dire che non sia possibile manifestare il dissenso, ma che i "modi" in cui si manifesta sono deprecabili. Così facendo non si fa altro che rafforzare la vecchia guardia di cui ci vogliamo liberare e si fornisce loro l'alibi del "noi siamo democratici, voi squadristi". La vera società civile non può tollerare che le manifestazioni di dissenso vengano strumentalizzate, proprio per questo il dissenso va affrontato nel dibattito e non nella censura. Questo è lo stesso errore che ha portato la sinistra ad essere extraparlamentare. Sempre in disaccordo, mai propositiva.

Dall'altro fronte si sente il leader della Lega Nord dire che è pronto a sfiduciare il governo. È un'eventualità che dimostra quanto questo partito non abbia a cuore il bene del paese ma è interessato solo al proprio tornaconto. Andare a votare con questa legge elettorale, scritta proprio da uno di loro che subito dopo averla firmata ha dichiarato essere una porcata, è l'ulteriore smacco alla società civile che vuole un parlamento di eletti e non di nominati. Inoltre, affrontare le elezioni in questo periodo di crisi, quando tutti gli altri paesi stanno varando norme sulla tutela del reddito e dei cittadini, è tipico di chi non fa il bene del paese....

Pienamente in linea con le contraddizioni della Lega Nord.

Tutto questo ci fa temere l'avvento di un Nuovo Medioevo Italiano

Impero-nano

Siamo alle battute finali, l'aria che tira è quella di fine impero-nano. Lo si percepisce dallo squallore crescente nelle stanze dei bottoni. L'accanimento a perseverare nel marciume, senza il minimo rispetto per la persona umana. Il caimano con la sua corte cerca di divorare tutto, la legalità, le istituzioni, il senso dello stato.

Speriamo solo che questa famigerata Seconda Repubblica termini sul serio e non sia solo una scusa per "cambiare tutto affinchè non cambi niente". Speriamo che la società civile sia partecipe e che non deleghi come è solito fare l'italiano medio, perchè sarebbe un grosso errore. Permetterebbe la sopravvivenza politica dei soliti quattro volponi, che non hanno mai lavorato un giorno in vita loro perchè politici di professione.

Speriamo che dopo la caduta dell'impero-nano arrivi subito il Rinascimento e non un lungo e rigido Medio Evo

domenica 15 agosto 2010

La (dis)informazione del Tg1

Ieri il Tg1 come prima notizia, nell'edizione delle 20:30, ha dato: Prima notizia, Bossi che intima "milioni di persone pronte a scendere in piazza in caso di governo tecnico". Seconda notizia "Il Giornale afferma di avere documenti sconcertanti su Ginafranco Fini riguardo all'appartamento a Montecarlo". Poi passa alle previsioni del tempo di Ferragosto, con tanto di ostentazione tecnologica di lavagne digitali. Le notizie si susseguano, io aspetto di vedere quella che mi interessava.... Niente, titoli di coda.

Hanno omesso un fatto che risalta sulle prime pagine dei giornali, cioè la relazione di Banikitalia sul caso Verdini.....

Visto che il direttore Minzolini, fautore della giusta informazione (a suo dire), omette, vi segnalo io la notizia che trovate qui

sabato 14 agosto 2010

Gli interessi della Lega

All'ipotesi di un governo tecnico il ministro Umberto Bossi risponde "rischiosissima per la Lega".
Certamente..... perchè la Lega vede gli interessi esclusivi della Lega e non degli italiani.

È evidente che il partito delle contraddizioni teme il cambio di questa becera legge elettorale, altrimenti non potrà continuare a spadroneggiare e fare il proprio comodo.....

venerdì 4 giugno 2010

Crisi economica in Italia, lacrime e sangue solo per la gente comune

La manovra di correzione dei conti dello stato prevede "lacrime e sangue" per i cittadini italiani, in particolare per i dipendenti pubblici, tra cui gli insegnanti (i meno pagati d'Europa).

Nonostante il governo, tramite il Presidente del Cosiglio Silvio Belusconi, abbia cercato di nascondere la crisi, questa è emersa con tutta la sua forza. Cito le parole di Berlusconi a proposito della crisi "...bisognerebbe chiudere la bocca a tutte queste persone che parlano di crisi...". Se poi non mi credete guardate questo video.

Oggi però non mette la sua bella faccia per dire agli italiani che bisogna fare sacrifici per non fare la fine della Grecia, lo fa fare ai suoi ministri. Lui si limita a chiamare in diretta alle trasmissioni televisive dove non viene raccontata la favola in cui crede solo lui. Per fortuna ci sono i video che possono smentirlo in qualsiasi momento.

Mi chiedo, come contribuisce la classe politica ai sacrifici che bisogna fare? Mi piacerebbe proprio saperlo....

mercoledì 31 marzo 2010

moVimento 5 stelle ed elettorato di sinistra

Domenica scorsa ho assistito allo spoglio elettorale della mia sezione, raccogliendo l'appello di Roberto Saviano "Siamo tutti osservatori".
Lo spoglio si è tenuto nel massimo rispetto delle regole, come non avevo dubbi che avvenisse. Più che altro mi ha mosso la curiosità di assistere.

Intanto arrivavano notizie sul distacco di Nichi Vendola su Rocco Palese e sentivo i commenti della gente del tipo: "i rossi sono quadrati, vanno tutti a votare, non come noi che ce ne andiamo al mare".

Quando sono arrivati i risultati definitivi delle elezioni regionali, dove il moVimento 5 stelle ha avuto un risultato insperato e in Piemonte ha addirittura danneggiato il Pd a favore del Leghista Cota ho riflettuto...

L'elettorato di destra è abituato a perdonare tutto ai loro rappresentanti (basti vedere gli innumerevoli scandali che hanno colpito il centro-destra). L'elettorato di sinistra non perdona i propri rappresentanti. Ne è l'esempio quello che è successo in Piemonte. Molti elettori di sinistra oramai sono EX elettori di sinistra.

Il moVimento 5 stelle di fatto non è ne di sinistra ne di destra, è la società civile. Ha un bacino molto variegato e ha raggiunto un simile risultato a queste elezioni senza nemmeno un passaggio televisivo, senza nessun manifesto elettorale.

Quindi il commento ascoltato al seggio nel pomeriggio non rifletteva la realtà e mi fa pensare che in Italia inizia a muoversi qualcosa....

venerdì 26 marzo 2010

Il Popolo dell'Amore

Queste riprese sono state effettuate durante la manifestazione indetta dal Popolo delle Libertà a Roma in favore del voto.

Il nuovo slogan di Silvio Berlusconi è: "...siamo il popolo dell'amore..."

Potete vedere come nel popolo dell'amore ci siano croci celtiche, saluti romani, espressioni di affetto tramite dito medio, escalamzioni come "...sei una merda..." oppure "...a morte Santoro..."

Ma chi dice di essere il popolo dell'amore non dovrebbe amare? Io qui vedo tanto odio....

Siamo di fronte all'ennesima idiosincrasia del Popolo delle Libertà. All'ennesimo slogan pubblicitario che vuole vendere un prodotto vuoto, al parlare senza cognizione di causa, alle parole che non seguono mai i fatti...


Documentazione New York Times

Vi posto il link della documentazione pubblicata dal New York Times sui casi di pedofilia di un sacerdote nei confronti di circa 200 bambini.

I fatti risalgono al periodo che va dal 1950 al 1974. La documentazione è corposa e dettagliata

I documenti sono qui

domenica 21 marzo 2010

Manifestazione in difesa del voto e distorsione della realtà

Ieri pomeriggio 20/03/2010 si è tenuta la manifestazione del Popolo delle Libertà "in difesa del voto". Gli organizzatori hanno dichiarato di aver raccolto in piazza un milione di persone!!! La questura che dichiarato che i partecipanti erano circa centomila...
I telegiornali hanno riportato la notizia con grande enfasi, sottolineando la presenza di un milione di persone e leggendo 2 righe sui dati della questura.

Chi ha l'occhio buono e lo spirito critico avrà notato, nelle immagini della manifestazione, un enorme palco e delle paratie laterali a Piazza S.Giovanni in modo da ridurne la capienza. Inoltre non si vedeva tutta quella gran ressa di persone come durante i concerti tenuti in quella piazza. Vorrei farvi anche notare che le inquadrature si soffermavano alle zone adiacenti al palco senza mostrare le strade laterali della piazza, che durante i concerti sono zeppe di persone.

Siamo di fronte all'ennesima distorsione della realtà, in quella piazza non ci sono mai state un milione di persone per la manifestazione "in difesa del voto" indetta dal Popolo delle Libertà.

Chi di voi ha visto il film V per Vendetta tratto dall'omonimo fumetto di Alan Moore illustrato da David Lloyd, ricorderà il motto del Gran Cancelliere Adam Sutler alla fine dei suoi discorsi.

Non mi stupirei se fra un pò vedremo anche sui nostri giornali il triste motto di regime: "L'ITALIA DOMINA"

p.s.
Il CO.I.S.P, Coordinamento per l’Indipendenza Sindacale delle Forze di Polizia, ha rilasciato una dichiarazione sull'atteggiamento dei rappresentati del Popolo delle libertà ormai ribattezzato il Popolo dell'Amore.

Leggete un pò qui cosa fomentano, secondo il CO.I.S.P, questi individui che si autoproclamano paladini dell'amore.

p.s. 2
Ecco una foto aerea di piazza S.Giovanni durante la manifestazione

venerdì 12 marzo 2010

Visita del Presidente della Repubblica Napolitano all'Università di Roma Tor Vergata

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è stato in visita, ieri 11 Marzo, all'Università di Roma Tor Vergata per la cerimonia inaugurale delle celebrazioni per il 150° anniversario dell'Unita' d'Italia, aperta da un convegno nella Facolta' di Lettere e Filosofia.

All'uscita ha commentato con i giornalisti: "Qui si e' respirata una bella aria, altrove c'e' la bolgia..."

Una bella aria dice il Presidente, forse perchè tutti gli altri, dai professori a contratto ai ricercatori, dai tecnici agli studenti, non hanno potuto partecipare.

Questo ci fa capire quanto il Presidente Napolitano sia allineato con l'attuale classe politica, lontana dal percepire il paese reale. Che vive in un mondo ovattato dove "tira una bella aria".

Presidente, la bolgia è anche qui a Tor Vergata, dove c'è gente che su un anno NON viene pagata sette mesi pur continuando a lavorare sentendosi dire: "...l'unica cosa che puoi fare è continuare a lavorare". Oppure: "...per fare questo lavoro bisogna avere il sacro fuoco della ricerca".

Vorrei chiederle se è mai stato sette mesi senza percepire lo stipendio in vita sua? Quando arrivano le bollette o bisogna pagare l'affitto, non si salda con il "sacro fuoco" ne tanto meno "si respira una bella aria".

Se questa non la chiama bolgia...

Caro Presidente, sarebbe meglio che riallacci i contatti con il paese reale visto che non sta facendo una bella figura

venerdì 12 febbraio 2010

Protezione Civile spa & Mister 1%

Ho letto il testo delle intercettazioni (o almeno quello che è stato reso noto ai mezzi di informaione) sullo scandalo "Protezione Civile spa". Non viene menzionato il nome di Bertolaso ed essendo io un garantista mi pare lecito che spieghi la sua versione dei fatti, sulle donnine e sugli appalti.

C'è da dire che si è comportato in maniera normale, presentando le dimissioni, come in qualsiasi paese civile. Purtroppo abbiamo a capo del governo un'anomalia che ha un modo tutto suo di vedere la giustizia che questa volta viene espresso in percentuale: "se uno opera bene al 100 per cento e poi c'è l'uno per cento discutibile, quell'uno va messo da parte". Un ipse dixit destinato ad entrare negli annali. Mi viene da chiedere, se quell'1% comprende lo sfuttamento delle miserie umane? Lo sciacallaggio sulla pelle dei terremotati?

A vergognarsi dovrebbe essere lui, Silvio Berlusconi, sempre più mister 1%. Stavolta anche nella visione della giustizia si rivela quello che è, un vecchietto che va fuori di testa e le spara grosse quando qualcuno non la pensa come lui.

Oppure non ha resistito alla tentazione di attaccare la magistratura? Visto che lui la giustizia se la vuole cucita addosso...
In altre parole qualsiasi suo comportamento è lecito e se non la si crede cosi "si devono vergognare".

giovedì 28 gennaio 2010

La visione sugli extracomunitari secondo Berlusconi (senza fraintendimenti)

"Da parte nostra non c'è nessuna volontà di avere uno scontro con le istituzioni. Non c'è nessuna volontà. Se poi le nostre parole sono fraintese, questa è un'altra cosa".

Queste sono state le parole del premier Silvio Berlusconi oggi a Reggio Calabria, dove si trovava con tutto l'esecutivo per un Consiglio dei Ministri straordinario.

Ma tra le sue dichiarazioni spunta anche:

"la riduzione degli extracomunitari in Italia significa meno forze che vanno a ingrossare le schiere dei criminali".

Proprio per non fraintenderci appunto, cosa avrà voluto dire? Perchè mi sembra chiaro:

MENO EXTRACOMUNITARI = MENO FORZE NELLE SCHIERE CRIMINALI

Non fa una piega....

A una visione superficiale ci si può indignare per un'uscita che sa di razzismo, ma volendo leggerla più profondamente è molto peggio.
Sappiamo tutti come sta a cuore la questione immigrazione alla Lega Nord, il nostro caro premier non ha voluto altro che dare una lisciata ai suoi alleati della Lega. Sopratutto in vista delle elezioni regionali di Marzo, visto che il balletto delle candidature è ancora aperto...

Alla fine però, chi ne fa le spese è sempre il più debole

domenica 17 gennaio 2010

Le Curie Vaticane e i Precari della scuola

Non sono mai stato un anticlericale ma i privilegi riservati dallo Stato Italiano nei confronti delle Curie Vaticane sta superando il limite. Anche perchè il privilegio si riflette su quei cittadini italiani, che dovrebbero avere gli stessi diritti di qualsiasi cittadino, ma essendo vicini alle Curie godono dei trattamenti di favore da parte dello stato Italiano.

Mentre i precari della scuola sono sul piede di guerra perchè buona parte di loro non sono stati ri-assunti per mancanza di fondi, mentre il corpo docente è in subbuglio perchè non vede rinnovato il proprio contratto sempre per mancanza di fondi, zitti zitti gli insegnanti di religione troveranno nella busta paga di maggio il "recupero" degli scatti (del 2,5 per cento per ogni biennio, a partire dal 2003) sulla quota di retribuzione esclusa in questi anni dal computo, fatti i conti è un bel gruzzoletto.

Ma è davvero necessaria questa spesa, mentre ci sono giovani precari nella scuola che non riescono a costruirsi un futuro a causa della situazione lavorativa incerta. Uno schiaffo morale e uno sberleffo al precariato visto che gli insegnanti di religione godono già di innumerevoli privilegi tra i quali l'accesso alla cattedra su segnalazione dell'ordinario diocesano, l'assunzione sulla base di un successivo concorso riservato, il passaggio ad altra cattedra in caso di perdita del requisito per insegnare la religione.

Tutti quei giovani che fanno una lunga gavetta nella scuola, che si prefiggono il compito di istruire le generazioni future, vengono trattati a pesci in faccia, una vergogna....

giovedì 14 gennaio 2010

Il Partito Democratico tra le elezioni nel Lazio e la sua anima

E' ufficiale, Emma Bonino sarà la candidata del PD alle elezioni regionali che si terranno a marzo. nizia così la campagna elettorale nel Lazio, che vede contrapposta alla radicale, l'ex sindacalista Renata Polverini, appoggiata dal Pdl e dall'Udc.

Quello che mi chiedo è come il Partito Democratico possa affrontare una campagna elettorale quando nel suo partito c'è chi rema contro e spera che la Bonino non vinca le elezioni.

Mi riferisco a Paola Binetti che ha dichiarato:
"Innanzitutto vediamo se vince, io sono convinta che non vincerà perché gli elettori premieranno le mie posizioni e non le sue" Roma, 7 gen. (Apcom)
"Non voterò per la Bonino, non farò campagna elettorale a suo favore anche se non la farò per gli avversari. Devo riflettere se votare la Polverini, è una persona eccellente" Roma, 7 gen. (Apcom)

Siamo di fronte a una contraddizione interna, un'idiosincrasia del proprio partito. Come reagisce la dirigenza del Partito Democratico?
Un inaudito silenzio....

Siamo ormai abituati a vedere quest'entità senz'anima, che è il Partito Democratico, che si trascina in balia delle correnti inconciliabili che lo attraversano.

lunedì 11 gennaio 2010

Berlusconi - Ferite e cerotti

Ultimamente riguardavo le immagini del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi durante il suo ferimento ad opera di Tartaglia e in seguito quelle delle sue prime uscite.

Da premettere che non voglia alzare nessun grido al complotto e non ero tra quelli che credevano ad una montatura dell'accaduto.

Voglio solo analizzare insieme a voi le immagini senza commentarle, a voi il giudizio sulle incongruenze...




In questa prima immagine presa dal Tg3, si vede come il volto del Presidente del Consiglio con una ferita al labbro superiore quasi al centro, approssimativamente avanti gli incisivi superiori. Sono visibili gli incisivi inferiori macchiati di sangue. Parte del volto è macchiata di sangue ma sembra a causa di un primo intervento a tamponare la ferita, sotto l'occhio sinistro pare ci sia un taglio a fianco al naso. Il resto del volto non presenta ferite.




Questa immagine sembra confermare la lesione al labbro e il taglio sotto l'occhio sinistro, il resto del volto appare intatto.




Questa è l'immagine dell'uscita dall'ospedale, sul volto è presente un vistoso cerotto che copre quasi completamente la guancia sinistra, l'un'altro cerotto è apposto sul naso.




Quest'immagine tratta dal blog San Precario ci mostra Berlusconi alla sua prima uscita pubblica, è ancora visibile il cerotto sul naso mentre un'altro cerotto è posto sulla guancia sinistra. Nessuna medicazione è presente sul labbro e sotto l'occhio sinistro.




Infine Berlusconi senza bende, il make up fa il suo compito ma è ben visibile il taglio sul labbro superiore, nessun segno sotto l'occhio sinistro ne sulla guancia sinistra

domenica 3 gennaio 2010

Dagli spot deliranti ai fannulloni - Cronache di un Ministro

Il Ministro autodefinito "anti-fannulloni" Renato Brunetta, come al suo solito ama esprimersi tramite spot pubblicitari. Ora pare che sia in corsa una gara a chi la spara più grossa e lui sicuramente vince su tutti.

"Stabilire che l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro non significa assolutamente nulla" ha dichiarato. Certo, forse vuole che diventi una "Repubblica delle banane" oppure una "Repubblica fondata sul lavoro degli altri" visto che il caro Ministro ama fare la lotta ai fannulloni, forse perchè in fondo in fondo li invidia essendo lui un assenteista.

Come faccio a dirlo? Ecco qui la scheda del Ministro Brunetta sul sito del Parlamento Europeo. Come potrete vedere tra le varie schede c'è anche quella delle presenze e la sua percentuale di presenze è del 62%

Una persona eletta dai cittadini ad essere rappresentata in Europa e pagata con i soldi dei contribuenti è stata assente il 38% delle volte intascando il 100% della retribuzione parlamentare.
Se si dovesse usare lo stesso metro di misura che lui vuole applicare alla pubblica amministrazione deve restituirci il 38% del suo stipendio totale da parlamentare europeo.

Caro Ministro, sappiamo tutti che la sua è pura demagogia e demonizzazione di un'amministrazione pubblica che in lei, rispecchia totalmente i propri comportamenti. Siamo comunque certi che lei è la persona meno indicata a fare la guerra ai fannulloni, visto l'esempio che ci ha dato quando era parlamentare europeo.

Un proverbio ci insegna: "Non guardare la pagliuzza nell'occhio del vicino, quando nel tuo hai una trave".

sabato 2 gennaio 2010

Il silenzio dei "non pentiti"

Quando Gaspare Spatuzza ha testimoniato in aula nel processo per concorso esterno in associazione mafiosa che vede inputato l'on. Marcello Dell'Utri, tutti gli onorevoli del Pdl, i Tg filogovernativi e i giornali di parte, hanno strillato che si dava credito a una persona colpevole di stragi, uno di quelli che ha sciolto bambini nell'acido.
Senza sapere (o lo sapevano ma hanno omesso di dire) che Spatuzza è un mafioso di quarta categoria ora pentito, dove i veri boss erano i fratelli Graviano mai pentiti, quelli che stanno dietro l'omicidio di Don Puglisi o le stragi di Capaci e via D'Amelio.

Bene, sappiate che il 31 Dicembre il è stato tolto l'isolamento a Giuseppe Graviano. Il boss non pentito che si è rifiutato di rispondere ai Giudici riguardo le dichiarazioni di Spatuzza ma che non ha definito lo stesso un "infame", appellativo dato ai mafiosi che iniziano a cantare da parte dei non pentiti.

Coincidenza ha voluto che proprio il 31 Dicembre Giuseppe Graviano venisse tolto dall'isolamento del 41 bis, quando i giornali non escono nel giorno successivo. Inoltre tutti gli strilloni che, bava alla bocca, si indignavano per le parole di Spatuzza, oggi tacciono a proposito di un mafioso ritenuto una belva e ben più pericoloso di Spatuzza, oltre che non pentito.

Infine, il Governo pare acconsentire a questa decisione, visto che non ha mandato nessuna ispezione ministeriale, come è solito fare quando non approva (guarda qui, qui, qui, qui e qui)